Cappella San Nicola - ProLoco Casandrino

ProLoco Aps
Casandrino
Vai ai contenuti
Cappella San Nicola
La Cappella è un edificio religioso, più o meno importante per forme e dimensioni, destinata al culto e dotata in molti casi di altare.  Una struttura che nasce   funzionalmente ausiliaria rispetto ad un maggiore e più complesso organismo architettonico, non necessariamente religioso. Si presenta con una sola navata ed è di supporto ad una chiesa,  un convento,  un carcere, un ospedale o anche e’ pertinenza di un palazzo o di una villa privata.  Nel medioevo con cappella si indicava anche una “chiesa di villaggio” soggetta a una “Pieve”.
Ma cos’è una Pieve?
Una Pieve (dal latino plebs, "popolo") è un luogo di culto. Con questo termine  però si indicava, soprattutto  una comunità di fedeli ed il territorio su cui la pieve esercitava la propria giurisdizione.  Nell'Alto Medioevo (anni che vanno dal 500 circa al 1000) alla Pieve  erano riservate le funzioni liturgiche più importanti per la comunità, poiché erano gli unici luoghi di culto dotati di battistero. Per questo veniva chiamata «chiesa matrice» e da essa dipendevano le chiese e le cappelle prive di battistero.  Dal Basso Medioevo (1300- 1500)  le funzioni proprie della pieve passarono alla parrocchia.
Cappella Gentilizia
Con il termine “Cappella gentilizia” invece  si designa specificamente  una piccola struttura di culto commissionata da una certa famiglia.  In passato molto spesso, come accadeva per le cappelle, quelle  ‘gentilizie’, non erano isolate, ma anzi sorgevano a ridosso dei castelli, delle ville e in generale delle dimore delle famiglie nobiliari, fungendo prima di tutto da oratori per la preghiera e per le celebrazioni eucaristiche; inoltre potevano essere usate come luogo di sepoltura per i membri della famiglia.
Queste strutture oggigiorno si trovano principalmente nei cimiteri come luogo di sepoltura e definite  come “Cappelle Private”.
Casandrino potrebbe aver avuto  tre Cappelle Gentilizie.
Una  in  via Campofreda di cui si è persa traccia; una seconda quella di San Sebastiano a Piazza Cappella, il  cui oratorio, secondo autori contemporanei,  sarebbe stato il nucleo da cui  è nata la Cappella dell’Immacolata e una terza, situata al numero 49 di Corso Carlo Alberto e di cui ci occupiamo in questa breve narrazione.    
BREVI CENNI STORICI ED APPUNTI SULLA CAPPELLA DI SAN NICOLA  di BARI
1615 -2015 Quattrocento anni e non li dimostra
La Cappella Gentilizia intitolata al culto di San Nicola di Bari è di proprietà della famiglia Silvestre. E’ ubicata in Casandrino (NA) al corso Carlo Alberto,   in pieno centro storico. Fu fondata per volere del capostipite in Italia della famiglia, il generale dell’esercito spagnolo Don Nicola Silvestre. Originario della città spagnola di Toledo, arrivò a Napoli nei primi anni del 1600 a seguito delle truppe spagnole di occupazione del Regno di Napoli, per assoggettarlo al controllo diretto della Corona Spagnola. Don Nicola si stabilì prima a Napoli e poi ad Aversa. In seguito, si trasferì a Casandrino, dove acquistò il terreno sul quale fece erigere la Cappella come oggi la vediamo (1615), destinandola secondo il costume dell’epoca, a sepolcro dei membri della famiglia. Questa è stata la sua  destinazione , fin quando nel primo decennio del XIX secolo, nel periodo francese del Regno di Napoli, salì al trono,  Giacchino Murat. A seguito dell’editto di Saint Cloud , non fu più possibile utilizzarla per tale scopo.    La cosiddetta Legge di Saint Cloud (in francese: Décret Impérial sur les Sépultures), emanata da Napoleone a Saint-Cloud il 12 giugno 1804, raccolse organicamente in due corpi legislativi tutte le precedenti e frammentarie norme sui cimiteri in Francia e nei paesi dell'orbita napoleonica, tra cui l'Italia.
Created with WebSite X5 da Scipione Ponticiello
Pro Loco Casandrino
Piazza Umberto I, n. 5
Tel. +39 351 781 83 40
Mail to: prolococasandrino@hotmail.com info@prolococasandrino.it

Torna ai contenuti